L’incredibile mia vicenda di locatrice
Riflessioni e interrogativi che nascono da un percorso legale giudiziario
Cronologia degli avvenimenti
All’inizio vi è la disavventura di uno sfratto, respinto per errori procedurali da parte di un legale che non si assume le sue responsabilità.
In seguito un avvocato specializzato in diritto di locazione vince ben 6 cause in Pretura, 4 confermate alla corte d’Appello, tutte e 6 cresciute in giudicato.
Con la vittoria di queste cause finalmente gli inquilini vengono sfrattati dopo 5 anni e mezzo di lotta legale giudiziaria.
Lo sfratto porta con sé anche l’attuazione del “diritto di visita del locatore all’ente locato”.
Alla locatrice dopo cinque anni e mezzo è finalmente legalmente permesso di rientrare a casa sua, ma si ritrova casa e cortile in disordine catastrofico.
Gli inquilini, che sono al beneficio della pubblica assistenza, lasciano, oltre al catastrofico disordine, un debito di 15 mensilità di affitti.
E come sarà possibile recuperare gli affitti?
La legge, malgrado gli inquilini sono in debito di affitti, chiede alla locatrice l’anticipo dei costi di imballo e deposito degli infiniti oggetti e mobili lasciati in totale scioccante disordine nel bene a loro locato.
E come sarà possibile recuperare l’anticipo?
Solo il deposito mensile degli oggetti e dei mobili di proprietà degli inquilini è stato quantificato per un importo con il quale la locatrice paga 3 mesi di affitto nella casa dove abita da più di cinquanta anni a Tremona.
Gli inquilini, per legge, dovrebbero versare alla locatrice le ripetibili di 6 cause vinte per permetterle di pagare parzialmente l’avvocato che l’ha rappresentata e tutt’ora la rappresenta.
E come sarà possibile recuperare le ripetibili?
Mi permetto di introdurre alcuni pensieri personali e l’atmosfera poetica che mi accompagna da sempre nella mia vita:
Il dono lasciatomi da mia madre di godere vita natural durante dell’usufrutto della casa data in affitto viene frantumato ma non viene certo frantumata la bellezza del suo gesto. Immaginava che le entrate degli affitti portassero un’aggiunta finanziaria alla mia modesta entrata AVS. Un dono grande, un’agevolazione che avrebbe alleggerito finanziariamente il mio tempo a venire.
E così dopo un momento di scoramento ho infine rinunciato all’usufrutto della bella casa che mia madre ha conquistato nella seconda metà della sua vita con la sua preziosa creatività di giornalista e scrittrice.
Pensiero estratto da un articolo che ricorda mia madre apparso nella
Neue Zürcher-Zeitung nel giugno del 2014
“Mix Weiss ha fatto un dono unico alla letteratura Svizzera.
Sia per questo ringraziata”
Beatrice Eichmann-Leutenegger
Così infine in accordo con mio fratello e mia sorella abbiamo deciso di mettere in vendita la casa. Con l¹entrata a me spettante dalla vendita ho affrontato i rimanenti pagamenti che questo incredibile percorso giudiziario mi ha portato. Con l¹energia finanziaria rimanente mi dedico con immutata passione alla realizzazione di nuove opere, nuovi progetti.
Interrogativi e riflessioni
Intendo evidenziare l’estenuante e a volte assurdo procedere del percorso giudiziario, vissuto in prima persona, per suggerire interrogativi e riflessioni riguardanti i percorsi legali giudiziari troppo trascinati e non da ultimo l’assenza “a volte” delle istituzioni.
Rimango dell’idea che un intervento, da me più volte richiesto alle istituzioni, ai servizi sociali, avrebbe potuto evitare lo sfratto degli inquilini con la polizia e permettere un percorso legale giudiziario più breve, e di conseguenza meno spese… e magari, per la locatrice, il non dover vendere la casa.
Dopo uno sciopero della fame (2017), l’edizione del libretto “Blues per un locatore” (pubblicato nel 2019), un cammino pacifico da Tremona a Bellinzona in difesa di un diritto (in primavera del 2020), ecco infine concluso questo assurdo percorso (5 anni e 7 mesi per ottenere lo sfratto, e 2 anni e 7 mesi per ottenere legalmente, con una ulteriore causa in pretura, di potermi infine liberare della merce degli ex-inquilini).
Il percorso legale complessivamente si è quindi protratto per ben 8 anni e 2 mesi
Ebbene, intendo pubblicare un libretto con interrogativi e riflessioni mie e di chi ha seguito con attenzione questa vicenda.
Una pubblicazione che intendo consegnare di persona alle istituzioni comunali e cantonali. Per sottolineare la consegna alle istituzioni nazionali intendo varcare le Alpi a piedi in stagione ideale e in un momento che il mio lavoro creativo me lo permette.
Una pubblicazione che intendo trasmettere anche agli avvocati e ai giudici che sono stati confrontati con questa vicenda.
Petra Weiss
Tremona primavera 2023
Maggio 2017 – Sciopero della fame
Marzo 2020 – Un cammino pacifico da Tremona a Bellinzona in difesa di un diritto
L'informatore del 20 marzo 2020
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